È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
giovedì 31 dicembre 2015
Caro anno vecchio...
Stavolta hai rotto i coglioni assai, dunque ti meriti che tutti i guai che mi hai mandato ti corrano appresso, a te, ma non al tuo ultimo figlio, per morderti le palle come fanno le iene affamate al loro maschio Alfa, precocemente invecchiato e quindi inutile. Non festeggerò la tua fuga disordinata e scomposta, né l'arrivo del tuo nuovo figlio, ma di questo mio augurio farò una copia che incollerò sul suo culo per salutare il nuovo anno dopo che avrà dimostrato di essere stato il tuo degno erede.
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