È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
domenica 19 maggio 2013
Non è un nonnulla
Forse è colpa del mio aver lavorato per un fotolito a ritoccare le foto ricordo dei defunti, professione che mi metteva davanti agli occhi centinaia di pagine con le immagini di sorrisi invecchiati prematuramente, ma quando guardo un ritratto lo vedo come fosse quello di una persona deceduta. È un'inclinazione, la mia, che si è estesa a molti aspetti che ha la vita, e me la fa guardare con occhi disincantati come se l'esistenza fosse la cornice del cambiamento radicale che è chiamato morte. Nonostante questo riesco ancora ad arrabbiarmi per un nonnulla, e questa cosa mi fa arrabbiare perché non è un nonnulla.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento