È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
giovedì 22 agosto 2013
Pentole senza coperchi
Quando capita di ascoltare parole senza vedere le immagini a queste correlate accadono due cose distanti tra loro: la prima consente di accorgersi di quanto le immagini riescano a nascondere la realtà raccontata, la seconda, contraria alla prima, lascia credere, come fossero delle realtà vere, a delle finzioni che le immagini non possono camuffare. Se si ascolta una rappresentazione teatrale senza vederla si nota subito la buona o più spesso cattiva qualità della recitazione, ma quando si vede l'immagine di berlusconi, dei suoi lacchè e dei falsi sbandieratori, pagati dopo esser stati prelevati da ospedali psichiatrici... allora è il trionfo di una verità, che ispira prima rabbia e poi pena, per quanto la malvagità sappia rendersi così ridicola senza neppure avere l'intelligenza per accorgersene. La stessa mancanza d'intelligenza e di bontà che vorrebbe governare il mondo allo scopo di riempirsi le tasche di cose che quella gentaglia non sa nemmeno godersi senza lamentarsene.
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