È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
martedì 25 febbraio 2014
Critica e garbo
Non si dovrebbe mai criticare la modalità espressiva altrui per sostenere la propria tesi, è una questione di garbo a consigliare il rispetto dei limiti individuali. Ci si dovrebbe, invece, soffermare sulle frasi poco chiare in modo da comprenderne il senso, e poi discutere quando quel senso è stato male orientato. Nessun nonno si metterebbe a disquisire attorno agli errori sintattici e grammaticali del nipotino, se quest'ultimo stesse mettendo in dubbio il fatto che maturità e anzianità abbiano lo stesso passo nel determinare la qualità di una persona.
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