È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
martedì 12 novembre 2013
Una stupefacente coglionata
Non sono orgoglioso di avere abitato una vita a Quarto Oggiaro, né sono orgoglioso di vivere ora in montagna. Non mi sento un milanese e neppure un comasco, e non nutro orgoglio per il mio essere italiano (direi che sarebbe già un successone non vergognarsene). Non mi importa nemmeno di appartenere alla specie umana. Naturalmente non sventolo fedi né credenze, anche se riconosco il valore spirituale dei princìpi che sono patrimonio comune a tutte le fedi religiose. Conosco il valore della consapevolezza spirituale della dottrina unica metafisica, e delle sue ramificazioni dottrinali mai in contrasto tra loro. Per questo non capisco le ragioni di chi si accanisce contro l'orgoglio e la fede altrui, perché per accanirsi occorre essere orgogliosi delle proprie diversità, ma come sia possibile provare orgoglio per i doni ricevuti resta, per me, una coglionata stupefacente.
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