È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
sabato 27 aprile 2013
Una tabaccheria a casa di dio...
Sto cominciando ad apprezzare quello che la natura sta facendo a un uomo, di nome berlusconi va detto altrimenti nessuno, trattandosi di un uomo, penserà che possa trattarsi di lui, a un uomo, dicevo, sul quale si sono affannate le forze del male per nascondere a tutti quanto il male riesca a essere ridicolo, nei suoi vani tentativi di parodiare il bene. È una caricatura che ormai zoppica, sotto a un parrucchino inscurito da un costosissimo pennarello, mai testato sugli animali perché va bene essere crudeli, ma mica si può rischiare la vita di una bestia per salvaguardare quella di una nullità, quella caricatura insomma, inciampa di continuo nel tenere alta (è una metafora venuta male) una figura che nemmeno un anziano frequentatore di minorenni considererebbe più che una pietosa parodia del successo professionale, quando questo si lega a un'interiorità talmente profonda, da far sembrare una fogna a cielo aperto l'abisso delle deiezioni. Quest'uomo (si dice sempre a scopo intimidatorio) presiederà alle parate militari di guerrieri impettiti, e lo farà strisciando sui suoi gomiti, con la gente che, avendo qualcosa da guadagnarci, lo applaudirà inneggiando alla forza interiore che lo spinge a fingere anche di fronte all'evidenza più disastrosa, perché il diavolo è fatto così, nel suo accompagnare i malvagi, esaltati dal proprio successo, fin sull'orlo del baratro dove li abbandonerà un attimo, dicendo loro che va a comprarsi le sigarette...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento