È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
venerdì 31 gennaio 2014
Ho battuto mio nonno
Fra tre mesi compirò sessantadue anni, quasi tre in più di mio nonno, che è morto alla fine dei suoi cinquantanove di cirrosi epatica, dovuta al fatto che è stato un alcolista. Io, invece, facendo tesoro della sua esperienza della quale ho visto il tragico epilogo, mi sono buttato sulle droghe psichedeliche e illegali, che tutti quelli che guadagnano sull'alcol dicono essere mortali, e sono ancora vivo alla faccia loro. Certo, ora sono venti anni che non fumo né faccio trip, ma pure mio nonno aveva smesso di bere da un bel po' prima di morire, solo che gli effetti disastrosi degli alcolici restano a condannarti per sempre, mentre quelli innocui degli allucinogeni non se ne vanno più, e rimangono a farti da cornice alla gioia data dal non doverli più usare per essere contenti.
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