È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
domenica 8 dicembre 2013
Sull'antica bellezza dei dialetti
Tutti i dialetti sono belli, perché hanno in sé il caldo abbraccio materno attraverso il quale l'antica anima di un luogo ci ospita. È un calore che non si disperde nel cercare la bellezza esteriore del linguaggio colto, ma si concentra sull'essenziale che rifiuta l'ipocrisia che ogni esteriorità porta con sé. Il dialetto non si occupa del bene e del male perché esprime entrambi allo stesso modo della vita, solo che lo sa fare con l'ironia data dal disincanto. Di una sola cosa il dialetto si vergogna: di essere utilizzato come una medaglia esibita dal petto dagli individui razzisti.
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