venerdì 16 maggio 2014

Sono uno specialista nel dare definizioni quasi precise...

La cattiveria di alcuni: visone ottimistica della realtà che, però, ha il difetto di non ricordare la bontà degli altri.
Le falsità: visione realistica della vita che, però, si è scordata che senza la libertà di falsificare ogni verità sarebbe senza pregi.
Le presunzioni: caratteristica di chi, non avendo certezze, si affida alle ipotesi che più convengono.
La superbia: quando la presunzione non è contrastata dalla propria intelligenza.
Cattiveria trasparente: quando uno specchio ha la lamina argentata posteriore talmente rovinata da non poter più riflettere la verità dell'immagine che ha di fronte.
La banalità: il punto di vista più comune e scontato che fa sbagliare la mira quando si esprimono giudizi.
Il vuoto: è il destino di tutti i pieni che hanno un buco sul fondo della verità che conoscono.
La strumentalità: pratica adottata da chi ha un interesse diverso da quello dichiarato.
Il menefreghismo: stato d'animo tipico di chi tenta di immedesimarsi in Dio senza averne gli attributi. Quando è arrogante è sicuro di possederli.
L'egoismo: condizione necessaria che ha il bambino per poter diventare un adulto generoso.
La responsabilità: proprietà che nasce dalla coscienza che sa di non essere innocente.
La bontà: tensione al sacrificio di sé in favore del prossimo. È sbagliata quando tenta di sacrificare il prossimo e diventa illusoria quando chi lo fa non se ne accorge.
La connivenza: è il modo di stare insieme quando si è complici.


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