martedì 30 ottobre 2012

Un bisogno contraddittorio


Ci sono individui che hanno la necessità di sentirsi intelligenti ed è un bisogno singolarmente insensato, perché l’intelligenza non può mai essere soddisfatta di sé, altrimenti non sarebbe intelligente.

lunedì 29 ottobre 2012

La sindrome della risposta tardiva


Dopo estenuanti ma guardinghe riflessioni ho elaborato una frase in grado di attenuare i brutali inconvenienti dati dalla patologia della risposta ritardata (nel senso sia temporale che intellettivo), quella che esplode quando il maleducato si è tolto dai cogl… quando l’orizzonte è tornato a risplendere di luce propria. Ho dovuto escluderne alcune: “À frocio!” perché discriminante di una maggioranza orgogliosa; “Quella vacca di tua sorella” perché allude serpeggiando senza disporre di prove acclamate; “Chitt’ha muorti” perché i suoi cari disgraziatamente possono essere ancora tutti vivi; “Vatte’ ammurì ammazzato” perché sono per il ritorno a casa dei soldati di ventura; “Fucking bastard” mi suonava come il doloroso ricordo che le razze meticce sono tutte più belle, sane e longeve della nostra italico-ariana e, in più, si scopano pure le nostre donne. Alla fine, e non senza soffrire, ho trovato la risposta pronta da memorizzare come si fa con l’unica password che si usa per tutt’e cose: “Miscusinonhofattoapposta”, che mi pare l’unica non in grado di stravolgere la personalità di chi, all’offesa esplicita e diretta, pospone le maledizioni ponderate che lavorano in background.

venerdì 26 ottobre 2012

L'amicizia secondo Facebook


L'amicizia con FaceBook è stata rivestita da una nuova connotazione, che la rende incline al facile tradimento quando va bene, o al facilissimo tradimento di gruppo quando va ancora meglio. Branchi di individui oscillano, come alghe nella corrente delle emozioni, pronti a diffamare, deprecare e odiare per ogni piccola discrepanza che non aggrada loro. Si assiste a migrazioni d'anime come nei gironi infernali danteschi, ma con la differenza che queste ultime si credono il paradiso in terra e la giustizia in cielo. L'angelo vendicatore è il padrone del blog, quello con la spada del bannare facile che anela al traffico pubblicitario, e trama giochini da carta moschicida. Chi non si appiccica muore, e il gioco procede consolidando una famiglia allargata di amici con un interesse comune, quello del proprio ego disperato che si affanna per avere successo.

È così difficile...


È così difficile riuscire a sfuggire al bisogno di lamentarsi, di protestare e di vantarsi di essere riusciti a sfuggirgli.

Molti blog e siti, dedicati alla scrittura di racconti, sono...


Sono molti i siti e i blog di aspiranti scrittori che ricordano le congreghe religiose ma, a differenza di quelle, gli scrittori hanno meno ragioni per costituirsi in una setta, dove l'unico privilegio è costituito dallo scambio vicendevole di complimenti gratuiti, l'aspirazione comune è il successo personale, mentre l'ispirazione condivisa riesce a porsi sul piano della mediocrità, ma solo dopo strenui sforzi.

giovedì 25 ottobre 2012

Pappa buonaaaa...

La vita, come ogni buona mamma, allunga il cucchiaino pieno di prelibatezze verso la bocca di tutti i suoi figli, e lo fa senza bisogno di aggiungere "Pappa buonaaaa", tanto non ci crederebbe nessuno...

lunedì 22 ottobre 2012

dire la verità


Dire la verità è pericoloso, ma è anche il sistema più veloce per conoscere la qualità delle persone. Solo il Padreterno ha l'abilità di mentire dicendo la Verità.

La magia


La magia è un'arte inferiore che applica una conoscenza di ordine superiore alle cose di poco conto.

domenica 21 ottobre 2012

Invidia per chi è diverso


Una delle cose più brutte che accadono nelle relazioni tra individui è l'invidia data dall'incomprensione di chi l'altro è. Quando si hanno dei doni, che altri non hanno, si scatena l'inferno e una cattiveria fuori misura ruggisce inviperita, pronta a mordere qualsiasi cosa le passi accanto. Il perché è facile intuirlo: ogni dono ricevuto alla nascita, in quanto dono, nasconde le proprie ragioni di essere, dal momento che non si conosce il donatore. Da questo non poter sapere nasce il senso d'ingiustizia che si manifesta nella rabbia per la diversità che appare ingiustificata.

Su alcuni siti e blog di scrittura creativa


L'avvento del Web ha spalancato le porte a una moltitudine di opportunità e, oggi, chiunque può scrivere esponendo il proprio pensato. Come sempre ogni opportunità dispone di direzioni diverse che possono essere percorse, e se da una parte è desiderabile che ognuno possa esprimersi liberamente, dall'altra le si oppone l'aspetto quantitativo e deleterio dato da masse d'individui non qualificati, disposti a tutto pur di affermarsi come scrittori. È a questi ultimi che l'attenzione di personaggi ambigui si rivolge, con l'organizzazione di siti e di blog di scrittura creativa che hanno per scopo l'accumulo di utenza che li segua, consentendo loro di monetizzare il traffico di frequentatori appassionati così ottenuto, attraverso contatti pubblicitari e sponsor. La qualità dell'intenzione, però, rivela la propria natura caricaturale e i propri fini, non sempre facili da identificare quando si è accecati dalle lusinghe, perché quando la verità è camuffata da buone intenzioni... queste ultime sono come una coperta corta, che non riesce a proteggere dal gelido inverno che scende quando la verità dei fatti irrompe nel tepore dato dalle bugie.

Scrittura creativa d'assalto


Venghino venghino, signori scrittori, nel nostro sito la creatività è legge. Desiderate fama? Denaro? Successo? Questo è il posto che fa per voi! Con solo quattrocento parole (spazi compresi) noi vi mettiamo sul palcoscenico del Web, di fronte a migliaia di lettori, editori affermati, critici qualificati i quali sanciranno il vostro valore attraverso una selezione improntata alla qualità degli scritti, che sarà mantenuta alta dal desiderio di competere e dai premi in palio. Vi promettiamo la massima attenzione, e per guadagnarvela dovrete soltanto unire due parole, che i nostri sponsor vi daranno, utilizzando quattrocento parole (spazi compresi) che mostreranno l'elevata profondità del vostro esserci. Basta sgomitare alle poste per spedire agli editori manoscritti che non saranno letti, noi siamo qui per voi, e la nostra generosità vi concederà, aggratis, tutta l'attenzione che meritate. Dovrete solo unire tra loro due parole, scelte dai nostri generosi sponsor. Niente di più facile e, nello stesso tempo, anche difficile, perché la più raffinata intelligenza, benché motivata da una fama finalmente a portata di mano, faticherà a trovare il nesso che due parole, accostate in modo da rendere arduo il percorso creativo, esigono per essere sfamate. Questa settimana i due termini scelti dallo staff della ditta "Biogenetic Toilette" sono: successo e cesso.

venerdì 19 ottobre 2012

I libri e la zappa


Scrivere mi piace, come mi piace guidare una moto fuoristrada, con la differenza che per la moto ho avuto bisogno di allenarmi anni per acquisirne la capacità, mentre scrivere è talmente facile da costituire motivo d'imbarazzo. Non mi riesce di comprendere quelli che allo scrivere assegnano così tanta importanza. Il mondo è pieno di libri che si contraddicono vicendevolmente, eppure moltitudini di individui, non avvezzi a zappare la terra per cibarsi, ancora sono convinti che un libro possa aprire alla conoscenza, ma se si rifila loro una zappa in mano... se la pestano su un piede.

giovedì 18 ottobre 2012

Mia moglie è una Psicologa


Mia moglie è una Psicologa, però dalla mia c’è che quando ci siamo messi insieme lei era quasi più ignorante di me, e che colpa ne ho io se poi si è messa a studiare minchiate per diventare più ignorante ancora e battermi? Comunque gli psicologi sono una setta infernale comandata dagli psicanalisti i quali, prima di poter professare, devono sottoporsi, per cinque anni, a psicanalisi, allo stesso modo degli aguzzini che da piccoli hanno subito torture. Caratteristica fondamentale di chi studia la psiche è il disinteresse per dove la psiche nasce. D’altronde anche un geometra mica si chiede da dove nasce il terreno che dovrà misurare, e lo psicologo è un geometra del pantano interiore, analogo al brodo cosmico, che chiama subconscio e che intende rimescolare per indovinarne la ricetta. Un giorno, per guadagnarmi la sua considerazione, scrissi per mia moglie la definizione che segue:
Psicologa: Professione sottomessa a esame di stato che abilita l’esaminata al passaggio dalla condizione di “patologicamente affetta” a quella di “patologicamente affettatrice”. Non si è messa a ridere, come d’altronde m’aspettavo…

L'ennesima fregatura

Si vive pensando a come sarà la nostra morte e si muore pensando a come è stata la nostra vita, consapevoli che morte e vita sono legate tra loro da inevitabili ripercussioni, nell'universo dove tutto si modifica e nulla scompare per sempre. Si profila così, all'orizzonte, l'ennesima fregatura...

mercoledì 17 ottobre 2012

L'uomo e gli animali


L'uomo è semplicemente un animale che si crede superiore a una lucertola solo perché la coda non gli è più ricresciuta...

Genitori e figli


La condizione di genitore facilita la falsificazione di ciò che si è nella relazione coi propri figli. Si spaccia loro di essere un modello funzionale al loro bisogno di perfezionarsi, quando in realtà li si mette soltanto in una condizione di confusione perché i bambini non sono stupidi e hanno buona memoria, anche se impiegheranno anni a vederci chiaro, ma quando quella chiarezza sarà davanti alla loro coscienza le cose, per quei genitori che li hanno imbrogliati, si faranno difficili e se poi quell'imbroglio è pure stato imposto con la violenza le conseguenze saranno drammatiche.

martedì 16 ottobre 2012

L'invidia


L'invidia è il sentimento meno riconosciuto da chi lo prova e il meno sofferto da chi lo subisce, ma non è certo un sentire esclusivo dei falliti; lo è, invece, di tutti coloro, e sono troppi, che sono incapaci di comprendere le difficoltà altrui.

Misteri della fede

Pure chi crede in Dio guarda a destra e a sinistra, prima di attraversare la strada; questo perché ammette che anche il conducente dell'auto che arriva possa essere a sua volta un credente, e in quell'eventualità Dio non è che si metta a fare preferenze...

sabato 13 ottobre 2012

Da ridere...


Una delle cose più ridicole è il credere che si possa mentire guadagnandoci. Così ci sono persone che fingono di ridere per abbassarsi il colesterolo, altre che girano col naso rosso di gomma per far ridere i bambini, i quali ridono per non deludere quello che sta dietro al naso di gomma. Lo stesso meccanismo dell'autostima si appoggia a questa presunta magia in modo da vendere a se stessi una fregatura e poterci appoggiare sopra il proprio orgoglio. In tutto questo imbrogliare le carte sul tavolo è ovvio che il ridere assume un'importanza bestiale...

L'angoscia e la noia


L'angoscia esistenziale e la noia sono acerrime nemiche dell'intelligenza, perché la prima non considera le ragioni d'essere dell'esistenza, mentre la seconda non le trova interessanti. Quando l'angoscia è intelligente diventa timor panico, allo stesso modo della noia quando si accorge di non essere intelligente.

giovedì 11 ottobre 2012

La gente dello sballo

Tra la gente dello sballo c'è di tutto, e non potrebbe essere diversamente, perché quasi tutti gli umani, in un modo o nell'altro, sballano.
Non sarebbe mia intenzione, ora, analizzare le forme di sballo più severe e perverse, quelle che si assumono in non modica quantità sulla poltrona di casa, davanti alla telenovela, o quelle che devastano la stessa anima che tenta di reggersi in piedi facendo la morale all'altra anima, quella della propria figlia che è tornata a casa tardi, con gli occhi arrossati per aver fumato una canna, ridendo con gli amici. Non mi va nemmeno di tirare in ballo la droga virulenta assunta da tutti quelli che stanno a lavorare fino a tardi, per potersi pagare le puttane e i sedili in pelle d'agnello che fanno da contraltare a un volante in radica. Mi parrebbe anche fuori luogo tirare in mezzo i salotti bene, dove attempate puritane si giocano a ramino la pensione di reversibilità del marito, inciuccandosi di fernet. Perché se ne parlassi dovrei poi nominare anche le casalinghe, che hanno ancora in bocca il sapore dell'ostia, e che sniffano ammoniaca spostando la polvere da un soprammobile all'altro. Naturalmente non voglio coinvolgere il ciclista che lascia la famiglia muta mentre esce, con qualsiasi tempo, sulla sua bicicletta per pedalare pensando a quanto sarebbe stato bello non essersi fatto una famiglia, che lo ha costretto a stare sotto i cinquemila euro per l'acquisto di un telaio in carbonio che non gli impedisce di fare a piedi la salita del Ghisallo. Vorrei dire, invece, di un dipendente Enel Gas che una mattina si è presentato a casa mia, per effettuare un controllo sulla sicurezza del mio impianto in cucina. Entrò con una borsa di finta-pelle nera che non ha mai aperto, dietro a un'aria così professionale che mi intimorì. Si diresse verso i fornelli e li aprì, uno dopo l'altro in sequenza, sniffando da vicino il gas che ne usciva, con lunghe e profonde inalazioni. Dopo un paio di minuti che avrebbero inginocchiato un bisonte, mi guardò con occhi intasati di sangue tossico, dicendo che la pressione era okkey. Io, esterrefatto, gli chiesi come mai non usasse il captatore elettronico, e lui rispose che la macchinetta non era affidabile come la sua sensibilità, affinata da trenta anni di appassionata dedizione alla causa. Se ne andò sbandando come un drogato appena dimesso dalla sala rianimazione, e andò a suonare, appendendosi al campanello della porta della mia vicina di casa. Tra la gente dello sballo c'è di tutto, ma qualcuno tra questi è riuscito a super specializzarsi facendo, dello stravolgersi, una professione eroica...

Un genio incompreso proprio da tutti


Il mio modello di genio è lo statunitense mister Goodyear, quello morto povero che scoprì la mescola che diede avvio alla produzione degli pneumatici per le auto. Incavolato da una serie senza fine di insuccessi sperimentali lanciò l'impasto di caucciù contro la parete e questi, dopo avervi sbattuto contro cadde in un recipiente di talco e, di seguito, scivolò sulla piastra della stufa a carbone. Goodyear recuperò la palla e si accorse di aver inventato lo pneumatico... Fu il primo caso conosciuto al mondo di un genio incompreso perfino da se stesso...

martedì 9 ottobre 2012

Stesse caratteristiche


— Cazzo, ma 'sto Paradiso a me pare un vero inferno!—
— Non è così, stia tranquillo, lo sembra perché è diviso in gironi che accomunano gli individui che hanno le stesse pretese…—

Mestieri ingrati


— Sono costretto a insistere. Così, lei, anche dopo essere defunto, vedo che continua a credere di meritarsi un posto in Paradiso...—
— Beh... sa com'è... ammazzare non ho ammazzato nessuno...—
— Lo dice lei, caro il mio assassino d'insetti, roditori, maiali...—
— Senta Pietro...—
— San... la prego, ci tengo—
— Okkey, San Pietro, vorrei vedere lei, sulla Terra a patire la fame, dove ci sono maiali che sono in abbondante sovrannumero...—
— Guardi che siamo qui a giudicare lei, non me, io ho già pagato per il mio tradimento
— Non creda che il dover fare il portinaio per l'eternità sia stato un premio, sa...—...

Sonni tranquilli


Erano dieci minuti che rifletteva su quella frase di Gesù che diceva essere facile amare gli amici, ma che dovere di tutti era di essere amorevoli con i propri nemici. La trovava di una grandiosità immensa, ma più adatta ad applicarsi a un Padreterno che nemici non poteva averne, che a un piccolo uomo com'era lui, che aveva avuto, come unica fortuna nella vita, quella di avere tra le mani il suo peggior nemico, appeso per le palle a un argano del suo box auto, che gli chiedeva fervidamente perdono per avergli massacrato il cane a calci. In fondo avrebbe anche potuto perdonarlo, pensò, perché l'avergli prima storpiato il gatto a bastonate non gli faceva avere più sonni tranquilli...

lunedì 8 ottobre 2012

Sogno paradisiaco?


Come si possa credere che la vita continui dentro un abito bianco, alla perenne età dei rincoglioniti sedici anni, maneggiando maldestramente un'arpa che si avrà un'eternità di tempo per detestare, è cosa chi mi lascia incredulo e stupito, eppure questo è il pensiero comune di tutte le infantili comunità cristiane che seguono, alla lettera, le indicazioni dei loro preti non credenti. Si fermassero a questo non nuocerebbero molto, ma no, insistono che la loro è l'unica dottrina possibile, ed è anche quella che non hanno compreso nella sua simbologia universale. Si arrestano all'esteriorità delle parole che il Libro sacro è costretto a usare, non avendo altre possibilità per comunicare un Mistero che ognuno dovrà scoprire da sé.

domenica 7 ottobre 2012

La Verità vera


Riuscite a immaginare come si trasformerebbe la vostra esistenza se poteste vedere, con precisione, la verità nascosta dietro ogni evento, con le sue ragioni d'essere? La prima conseguenza, e non certo la più importante, sarebbe quella di non potervi più illudere sulle reali intenzioni del vostro prossimo, mentre quella più importante sta tutta nel fatto che sapreste esattamente riconoscere anche le vostre di intenzioni, e sareste costretti a cambiarle, perché la verità vera non ama più voi di quanto ami gli altri.

Lo scrivere aiuta


Bisogna riconoscere che l'atto dello scrivere aiuta a mantenere un certo grado di serenità. Se a un tossico venisse in mente di scrivere, per esempio: Oggi avevo una voglia pazzesca di spararmi in vena un perone di rebonza, ma grazie alla mia penna e a questo foglio... No, cavolo, ho scelto un esempio sbagliato; eppure anche il Padreterno si è messo a scrivere i dieci comandamenti, dopo che si è sentito mancare osservando il comportamento delle Sue creature...

Le infinite possibilità dell'Infinito


Le sue tornite cosce erano detenute da jeans che avevano l'aria di chi vorrebbe difendere dagli intrusi, e sostenevano il resto di quel magnifico e leggero essere con il piglio di un tedoforo che regge la fiamma olimpica. Chi stava soppesando le sue fattezze era un fricchettone senza mezze misure, apparentemente vestito a casaccio, nascondeva un'inquietante pignoleria nel sapersi scegliere capi di abbigliamento in atroce contrasto tra loro. Gli occhi di lei e quelli di lui non s'incrociarono per un tempo interminabile, a causa del fatto che lo sguardo di lui era incollato alla parte inferiore del bacino di lei. Non si presentarono mai, né alcuno dovette agevolare il loro doversi conoscere, non ce n'era bisogno perché i loro angeli custodi avevano già pensato a tutto.
Lui era affascinato dal non volersi truccare di lei, e lei adorava la noncuranza di lui. Erano fatti l'uno per l'altra, a dimostrare quanto infinite siano le possibilità di cui dispone l'Infinito.

Quando si scrive...


Quando si scrive l'ultima cosa che deve motivare è il dover piacere, altrimenti lo scrivere perde di significato e ogni scritto sarebbe prevedibile e a misura di chi legge, col pessimo risultato che chi legge non impara nulla e chi scrive diviene servo del nulla.

venerdì 5 ottobre 2012

Autostima


Il concetto di autostima è ridicolo quanto lo sarebbe un venditore di automobili usate che tentasse di vendere, a se stesso, la più scassata che ha, al prezzo più alto che gli viene in mente... La stima di sé non può avere alcun valore perché sarà sempre o troppo alta oppure troppo bassa, e questa imprecisione è dovuta al fatto che l'occhio può guardare di tutto... tranne che se stesso. Perché si sente la necessità di stimarsi? Che bisogno ci sarebbe di farlo quando il giudizio che ci si è dati fosse reale e commisurato al proprio effettivo valore? Se diviene necessario il doversi stimare è perché, in realtà, interiormente non ci si stima, e l'unica via percorribile per modificare questo giudizio sta nel modificare ciò che si è, non nel giustificarne le mancanze verniciandole di un colore diverso.

giovedì 4 ottobre 2012

Ammirazione con meraviglia


Mentre ammiro il panorama elargito dalle mie finestre mi sento pieno di meraviglia che ci siano persone convinte che sia preferibile stare su una nuvola a suonare l'arpa, oltretutto senza mai aver imparato a suonarla...

Discorsi da ospizio

Sento una nuova era avvicinarsi leggiadra; più che percepirla ne intuiscono l'arrivo la mia ipofisi e la pineale, e gli ormoni che da queste ghiandole zampillano sono entrati in uno spasmo quasi erotico. Meno male che un pannolone mi tiene le briglie, sennò chissà cosa ero capace di combinare alla leggiadria in arrivo…

mercoledì 3 ottobre 2012

Il significato del sognare


Da piccolo sognava di trarre in salvo la principessa che aveva conosciuto alla scuola materna. Crescendo gli sembrò anche il caso di sognare il grande guerriero nel quale si era trasformato picchiando tutti i suoi nemici. Dovette, di seguito, ridurre la qualità del suo sognare, accontentandosi di riuscire a stare acquattato sotto il banco del suo sogno per scampare all'interrogazione di matematica. Finalmente, entrato nell'età che non è né carne né pesce, dove la curiosità per l'altro lato delle cose usuali ha il sopravvento, sognava di fumarsi l'impossibile a grandi boccate che, però, non lo inebriavano affatto. Poi vennero i viaggi da sogno: mamma quanto viaggiava mentre dormiva… L'età adulta non risparmia che gli sfigati, e i sogni te li trasforma in incubi che parlano di amici morti e amanti che fuggono. Arrivarono infine, dietro a quelli, i sogni dove i denti e i capelli cadevano, al passaggio delle nubi oscure di un futuro diventato presente, dove i colori dell'autunno macchiavano persino le mutande, e due occhi cerchiati non si chiedevano più il significato del sognare.

Un'orribile aggregazione


Sono un aggregato, un insieme di elementi che mi compongono legati tra loro da chissà quale ragione. Io, la cui unica qualità decente è quella che mi fa sentire un'unità, devo abbassarmi ad ammettere che l'unica unicità che mi distingue è data dalla somma di 100.000 miliardi di cellule, che oltretutto vanno poco d'accordo tra loro. Certamente qualcosa che le obbliga a stare unite c'è, e si chiama intelligenza organica. È questa un'entità con la quale, per fortuna, non ho a che fare, io, che devo concentrarmi per sincronizzare anche solo due mani per lavare i piatti, non avrei scampo se dovessi dirigere il lavoro di quella moltitudine citoplasmatica. Inoltre ci sarebbero miliardi di funerali giornalieri da celebrare, e altrettante nascite di cellule che rimpiazzeranno quelle defunte. Il fatto di essere una sorta di comunità sociale mi sconcerta, e mi fa sorgere il dubbio che quando non mi sento proprio bene la colpa possa essere di qualche manifestazione di piazza, che distrugge le vetrine degli spacci dove la marijuana era in vendita libera, fino a quando, almeno, ho cessato di procurargliela…

lunedì 1 ottobre 2012

Il Captcha


Il captcha è la versione moderna delle mille lire lasciate per terra col filo attaccato, che quando uno si abbassava per raccattarle si tirava il filo verso di sé e si rideva (se quello non era troppo veloce, s’intende). Le mille lire col filo sono state anche il sistema, indiscusso per la sua sicurezza, per selezionare i politici che ci hanno governato fino a ieri: se uno riusciva ad agguantare il biglietto da mille nonostante il filo… era un ottimo candidato al Parlamento. Se addirittura quello, non riuscendo ad arraffare le mille lire, rincorreva il padrone del filo e lo menava a sangue, allora non partecipava neppure alla seconda selezione, ed era eletto al primo turno. Oggi c’è il captcha, sistema leggermente meno complesso, intenzionato a distinguere i robot informatici dai pirla qualunque. Sì, perché i ladri al governo si sono talmente specializzati da sembrare robot, dei Blade Runner della truffa, e il captcha, quando li riconosce, si scusa con loro, giurando di aver pensato che fossero dei sempliciotti umani.