lunedì 1 ottobre 2012

Il Captcha


Il captcha è la versione moderna delle mille lire lasciate per terra col filo attaccato, che quando uno si abbassava per raccattarle si tirava il filo verso di sé e si rideva (se quello non era troppo veloce, s’intende). Le mille lire col filo sono state anche il sistema, indiscusso per la sua sicurezza, per selezionare i politici che ci hanno governato fino a ieri: se uno riusciva ad agguantare il biglietto da mille nonostante il filo… era un ottimo candidato al Parlamento. Se addirittura quello, non riuscendo ad arraffare le mille lire, rincorreva il padrone del filo e lo menava a sangue, allora non partecipava neppure alla seconda selezione, ed era eletto al primo turno. Oggi c’è il captcha, sistema leggermente meno complesso, intenzionato a distinguere i robot informatici dai pirla qualunque. Sì, perché i ladri al governo si sono talmente specializzati da sembrare robot, dei Blade Runner della truffa, e il captcha, quando li riconosce, si scusa con loro, giurando di aver pensato che fossero dei sempliciotti umani.

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