giovedì 30 aprile 2015

Bambina palestinese della striscia di Gaza


La bimba chiude gli occhi della sua bambola, per risparmiarle la vista di orrori che nessuno risparmierà a lei...

L'Intenzione trascendente

La natura dell'intenzione del Mistero assoluto la si può dedurre dal fatto che ai santi è negato il diritto, e pure il dovere, di dichiararsi santi. Se si è generosi non lo si può dire, se si è onesti non è lecito ammetterlo. È soltanto possibile confessare di essere degli egoisti, bugiardi, disonesti, ipocriti e peccatori. Tutto questo a immagine del Mistero assoluto che nasconde la propria trascendenza.

L'armonia con se stessi

L'umanità è quella che è perché ogni essere umano pensa di dover cambiare chi gli sta vicino per poter stare in armonia con se stesso, ma il vero nemico è proprio quel "se stesso" che gli ha dato quel consiglio.

mercoledì 29 aprile 2015

Ragionamento a ruota frenata

Questa cosa dell'essere necessari all'universo so che è vera ma, francamente, mi deprime. Io sento che potrei non esserci e, nonostante la mia assenza, l'universo non si fermerebbe a chiedersi cosa debba sacrificare, oltre me, per ringraziare il Cielo di aver ricevuto un dono tanto generoso. Si pensi soltanto a come sarebbe appiccicoso questo nostro mondo se i malvagi decidessero di convertirsi al rispetto della verità. Anche perché è noto a tutti che una cosa buona nelle mani della persona sbagliata cessa di essere buona, pur continuando a essere vera.

Gli va molto vicino

Non so se sia lecito ammettere di essersi rovinati la vita a causa della propria inclinazione alla polemica, certo è che se i santi non sono di troppe parole non è per evitare di rovinarsi una vita alla quale tengono poco, ma è per non mortificare le persone distanti dal trovare un'armonia decente dentro di sé. Il caso che mi riguarda è, però, distante da quello delle persone ad alto grado di perfezione, è più vicino a quello di chi, non riuscendo a tacere, se la prende con chiunque parli senza cognizione di causa, facendolo senza preoccuparsi eccessivamente degli eventuali effetti provocati. Non sarà proprio un volersi rovinare la vita, ma gli va molto vicino. 

Difetti

Non si può dare per scontato che i nostri difetti siano anche quelli altrui, perché quando lo si facesse non faremmo altro che aggiungere alla nostra persona un difetto in più.

facebook e me

Facebook somiglia a una sfilata di personalità che occupano lo spazio libero che c'è tra gli zombie e i cultori delle cose prive di valore. Poi ci sarei io, che qui in mezzo risalto come la centesima candelina che si è rotta, sulla torta di compleanno di una centenaria...

Una persona banale

Una persona banale ammirerà la personalità di chi vive in modo da rigettare ogni banalità, ma la detesterà anche, perché rifiutare di cambiare è una banalità da conservare come fosse un valore prezioso... al quale nessuna persona banale potrebbe rinunciare.

La maieutica socratica

È difficile che una persona intelligente sia anche simpatica; per esserlo dovrebbe tacere, ma se tacesse gli altri penserebbero di essere disprezzati e non degni di considerazione. Così la persona intelligente, non potendo dare ragione agli stupidi, cerca di accompagnarli alla comprensione della verità facendolo attraverso la maieutica di Socrate, consistente nel dare all'interlocutore, facendolo attraverso il porre domande, la possibilità di arrivare da sé a concepire una risposta logica e sensata. Se non fosse che Socrate è stato accoppato proprio per la sua raffinata dialettica, la persona intelligente avrebbe qualche speranza di non essere odiata. 

martedì 28 aprile 2015

Disquisizione semi seria sugli stati postumi dell'essere umano

Credo tutti abbiano pensato, almeno una volta, che la situazione postuma di un essere umano debba essere molto noiosa, anche se la noia è senz'altro preferibile alle torture. Se poi fosse protratta in eterno ci sarebbe da spararsi un colpo in testa, se ci fosse una testa per farlo. Quello che è prospettato come Paradiso è una dimensione dell'essere e certamente non un luogo, perché se fosse un luogo risentirebbe di tutte le limitazioni tipiche delle posizioni geografiche: di qui non si passa, ma di là potete andare, gira di qua, spostati di là, non disturbare, vai a pregare da un altra parte etc. etc. L'incongruenza di tutto questo è fin troppo evidente ed esclude l'idea paradisiaca o infernale che, per ragioni di ordine sociale, le chiese di tutte le fedi diffondono. Così ci si immagina di andare a riposare, in un sonno lungo un'eternità, senza sogni che diverrebbero presto incubi, stesi in una rilassatezza priva di crampi, immersi nel buio di qualcosa che ricorda il sonno profondo quando si è senza una possibilità di risveglio. Neppure il "buon senso" comune mette in discussione queste assurdità, e tutti si accontentano di vivere il più a lungo possibile, anche strisciando nel dolore, così da rimandare la noia eterna - quando andasse bene - o la dannazione eterna - nella maggior parte dei casi che andranno così-così. I preti, di fronte a queste problematiche tacciono, oppure dicono che, forse, nemmeno Giuda stia all'inferno e che se anche un inferno ci fosse... esso sarebbe senz'altro vuoto, in virtù della misericordia divina. Come dire che Cristo, quando descriveva lo stridore di denti dei dannati, era un inguaribile pessimista, tanto buono e amorevole da voler spaventare a morte i cattivoni raccontando un sacco di balle.
Ma come staranno le cose che la vita si guarda bene dal voler rivelare?
Saremo inseguiti dalla nostra crudele coscienza, o dormiremo il sonno dei giusti? 
Non mi pare che il sonno sia così associabile alla consapevolezza di chi è un giusto...
Perché le sacre scritture sono tanto restie a dirci che accadrà dopo la morte?
Le scritture più antiche, i Veda indù, descrivono i passaggi essenziali degli stati postumi dell'essere, ma lo fanno stando sul piano dell'analogia che questi stati hanno con l'esistenza manifestata, diversi tra loro in dipendenza della maturazione interiore di ognuno. Stati molteplici che escludono la ripetizione, perché nulla nell'universo si ripete, e nemmeno le nuove esistenze ripercorreranno stati già vissuti, come è per noi umani lo stato umano.
Dovremo attendere la fermata del Bus per poter scendere e ammirare il panorama, nel frattempo sarà meglio riflettere sul fatto che nell'esistenza nulla sparisce nel nulla, così come nulla si crea dal nulla. 
Significa che saremo obbligati a essere fintantoché non saremo così perfetti da non essere più dei semplici esseri individuali.
Questo lascia immaginare che gli stati postumi di un essere dipenderanno da quello che un essere è, e non da come si sente il suo vicino di casa.

lunedì 27 aprile 2015

Sono in molti a credere che il destino di ognuno sia già stato scritto

In molti lo pensano perché questo li alleggerirebbe delle responsabilità che accompagnano qualsiasi decisione presa e atto compiuto. In realtà se il destino fosse già scritto nessuno sarebbe libero di scegliere e il vivere sarebbe analogo all'ingranaggio di un orologio che nessuno potrebbe aggiustare. La realtà relativa è necessariamente conseguenza di una causa che l'ha determinata, perché nulla nasce dal nulla, e sempre la causa è superiore agli effetti che essa determina. Questo indica che se la realtà è relativa la sua causa non appartenendo a quella relatività... relativa non sarà. Anche all'interno della relatività la causa non partecipa ai suoi effetti e questi ultimi non possono intaccarla. Ovviamente essendo la causa prima non relativa essa non sarà soggetta al tempo né all'estensione spaziale, dunque nella Realtà assoluta tutto è nello stesso eterno istante privo di durata. Questo significa che la Realtà assoluta conosce tutto al di sopra dello scorrere temporale, ma questo conoscere tutto non significa a propria volta che questo tutto atemporale sia cristallizzato e solido. Significa, invece, che l'Assoluto conosce le ragioni del cambiamento operato da chi vive momento per momento. In questo senso, e soltanto in questo sta la consapevolezza assoluta che ha l'Assoluto. 

Sofferenza priva di voce per chiedere pietà.

Ciò che è non può cessare d'essere. Siamo tutti condannati a dover vivere fino a quando la perfezione raggiunta non ci farà superare le limitazioni date dall'essere all'interno della manifestazione della realtà. C'è una sola uscita dalla valle delle lacrime, della falsità e della paura: quella data dalla perfezione implicita nelle nostre potenzialità. 
Altro che accontentarsi di ciò che si è, perché sarebbe un gioire del male.
Ognuno deve scegliere, siamo lasciati liberi di farlo per questa ragione, e la scelta è sempre tra il bene e il male, tra il nostro egoismo e l'aiutare chi ha bisogno, aiutando non per avere in cambio aiuto o soddisfare altri interessi. 
Aiutare perché è l'universo intero che ci aiuta, mettendoci nelle condizioni di poter aiutare a nostra volta.

Chi ruggisce di cattiveria, chi ruba, chi uccide, chi violenta e odia si cuce addosso la camicia di forza ordita dal male, lo stesso che lascerà la sua stretta solo per far precipitare i malvagi nel baratro senza fondo della sofferenza priva di voce per chiedere pietà.

Le ragioni dell'immigrazione dei disperati d'Africa

Il mondo si avvicina sempre più a divenire una unità, ma questo avvicinarsi è anche causa di gelosie, rivalità e incomprensioni che dovranno essere contenute e mediate da una informazione che faccia chiarezza sulle diversità culturali, e soprattutto sulle identità dei princìpi che i diversi popoli hanno in comune. Questo dovrà essere l'impegno presente e futuro dell'Europa, ma oggi la priorità è quella di dover salvare vite e nessuno chiede, a chi sta affogando, quale sia il suo credo e quali siano le sue intenzioni future; si tende la mano e si salva la vita, anche perché è l'Occidente il primo responsabile delle sofferenze africane. Noi compriamo le loro materie prime, noi ci ingioielliamo con le loro pietre e, infine, sempre noi forniamo loro le armi e il sostegno politico alle dittature. Sono le nostre multinazionali, ENI compresa, ad affamare quei popoli e a inculcare loro l'odio e la golosità per il nostro vivere privo di sensibilità e dignità. La Monsanto compra aree enormi e la Cina sta facendo incetta di terre africane vendute dai dittatori insediati dagli industriali che governano il mondo. Se si vuole fermare questo esodo di popoli disperati occorrerà anche impegnarsi sul fronte politico di casa nostra, che è corrotto e venduto. L'Occidente è un demone che divora se stesso senza rendersene conto, e oggi è in una condizione che ricorda quella dei ricchi con la gotta che impedisce loro di muoversi. Guardate cosa ha fatto la Lega nord, che comprava diamanti africani per speculare sopra il sangue versato dai conflitti aperti proprio per quei diamanti... Queste politiche costringono i disperati a emigrare e la Lega a suggerire di affondare i loro barconi in mezzo al mare.

C'è di che essere felici...

Se viene a mancare un caporeparto la direzione dell'azienda mette al suo posto l'operaio più scarso che c'è, e lo fa per non diminuire la produzione. Se poi mancherà un dirigente la direzione ne sceglierà uno tra il peggiore dei capireparto, per le stesse ragioni scritte sopra, e se il Presidente morrà al suo posto sarà nominato il peggiore tra i peggiori. Così il mondo va, e c'è da essere felici che Dio non possa morire... 

domenica 26 aprile 2015

Più una persona è stupida e più è...

Più una persona è stupida e più è orgogliosa di essere nata in Italia, perché si può nutrire orgoglio per ciò che si è e quello che si è fatto, non per cose di cui non si ha alcun merito.

La paura dura sempre di più della ragione per aver paura

Avere tanto temuto di morire, non per la morte in sé, quanto per l'imprevedibile creatività dei suoi modi, così poco eleganti, mi ha tenuto in apprensione tutta la vita, da riuscire a convincermi che si viva per affinare lo stile del tuffo finale nell'oscuro e ignoto destino. La speranza di poter morire nel sonno mi ha spaventato per il suo privare del piacere che si ha misurando la temperatura delle ipocrisie di coloro che ti sorrideranno, incoraggiandoti con parole del tipo: "Andrai certamente a star meglio...". D'altra parte essere schiacciati da un atto violento ugualmente ti sottrae il piacere di non salutare chi si aspetta da te un cenno che suggerisca di essere il principale destinatario del poco che lascerai attorno ai tuoi miseri resti. Una lunga malattia ha grandi vantaggi rispetto all'improvvisa dipartita, ma l'ansia dovuta al tremolare della flebile fiammella, quella che tarda a spegnersi, è dolorosa più di un colpo secco dato con la disattenzione che la morte ha per la vita.
Ricordare che si nasce soli e si muore soli non aiuta, perché la solitudine in un mondo di stronzi consola soltanto gli stronzi che rifiutano di aiutare e di essere aiutati.

Avere temuto di morire, ora che son morto, mi appare peggio della morte, perché lenta o rapida, dolorosa o dolce, essa è l'abbraccio nel quale il Mistero della vita cessa di soffocarci.

Nonostante tutto

Da ragazzini si pensa al cosa si può fare per essere liberi dalle costrizioni imposte dalla famiglia. Crescendo si cerca il modo meno doloroso per guadagnare l'uscita dagli obblighi scolastici. Superata l'adolescenza ci si guarda attorno, dopo che ci si è accorti che l'amore non ci sta considerando con particolare interesse. È così che l'idea di apparire diversi  dalla generalità delle persone ci sembra il modo migliore per essere notati. Essere notati non è sempre conveniente, e da adulti ci si arrabatta nel tentativo di sottrarsi alle costrizioni esercitate dalla persona che, malauguratamente, si è trovata in accordo con noi nel prendere la decisione di invecchiare in coppia. È al traguardo della terza età che il bisogno di farsi notare si accontenta di avere a che fare solo coi medici della mutua, ma andando un poco più avanti negli anni si tenta di passare inosservati, un po' per evitare che qualcuno ci possa associare alle ragioni della propria infelicità, e un altro poco nella speranza che l'esistenza stessa si possa dimenticare di noi. Che quella non sia la via breve per districarsi dalle costrizioni inflitte dall'esserci è fin troppo evidente, ma se siamo arrivati fin lì significa che qualche speranza di vivere a lungo, nonostante tutto, ancora c'è...

venerdì 24 aprile 2015

Temibili ripartenze

Qui, con l'avanzare del tempo le cose stanno prendendo una brutta piega: insieme agli anni si consumano anche le speranze di cavarsela a buon mercato, e il tempo pare non provare rimorsi nel suo pretendere di consumare  il superfluo. Con l'età, che scava le rughe dando al viso la smorfia della disillusione, si acuisce il timore di aver sprecato tempo ad accumulare idiozie che non hanno saputo lenire il dolore del vivere, e come sabbia scivolano via dal pugno chiuso dell'ego, lasciando intatta la rabbia che si prova per ciò che non si è realizzato di quanto era possibile fare per essere persone migliori. È questa la ragione dell'incattivirsi di molti anziani, che se la prendono col Cielo che non li ha favoriti, non volendo commettere ingiustizie. La morte, in mezzo a tutte queste mancanze, pare essere più vicina a un dover ripartire, che non all'essere arrivati.

giovedì 23 aprile 2015

Di che dovrei lamentarmi?

Dentro di me le lamentele regnano. Riguardano la mia famiglia che mi ha cresciuto nella paura e nella violenza, i pochi amici che detestavano la mia intelligenza e mi hanno lasciato appena è loro convenuto, la scuola che ha tentato di appiattire le caratteristiche peculiari alla mia personalità, il lavoro che mi ha costretto ad assistere alla vigliaccheria di troppe persone e al Cielo, che in questa vita del cazzo mi ci ha calato. Nei rari momenti di lucidità, però, sono costretto ad ammettere che tutto questo è servito a darmi la possibilità di scegliere tra l'essere come le persone che detesto, oppure come i pochi che mi hanno commosso per la loro capacità di sacrificarsi per il bene comune. Per questo, quando sento di aver l'obbligo di ringraziare per la vita che ho, prima alzo gli occhi al Cielo, e poi sorrido di felicità ricordando che c'è mia moglie accanto a me.

martedì 21 aprile 2015

Uguali nell'essere diversi

Il Mistero nel quale è immersa l'esistenza è come un fuoco del quale gli esseri sono scintille, ognuna diversa dalle altre, ma tutte con lo stesso fuoco dentro.

Un fuoco che tutto incendia, ma che non può bruciare se stesso. Per questo il Fuoco non può decidere di estinguersi e le scintille non possono spegnersi, perché il Fuoco del Mistero è eterno e infinito, e le scintille che vagano alla ricerca di comprendere la propria natura è al Fuoco che dovranno guardare, senza sperare di poter placare la propria ansia, spegnendosi nelle proprie lacrime.

Piccole considerazioni attorno alla spontaneità

Qualcosa in noi è chiamata spontaneità, perché essa è il modo di esprimersi che precede il pensiero. Ma cosa si esprime attraverso la spontaneità? Si può esprimere anche un pensiero, a patto che non ci sia un altro pensiero prima che decida quale forma il secondo pensiero debba avere. La spontaneità è immediata e diretta, ma può essere falsa, perché se chi la esprime ha una natura incline alla falsità il suo essere spontaneo assicurerà soltanto la verità del suo stato, che è lontano da poter rivelare la verità che conosce. La spontaneità non qualifica chi è spontaneo, ma può rivelare le qualità del suo cuore. La spontaneità calcola sempre in ritardo i vantaggi o i danni dati dal non aver riflettuto prima di esprimersi. È possibile dire spontaneamente bugie solo quando non si è stati spontanei nel decidere quali debbano essere le proprie intenzioni.

domenica 12 aprile 2015

Urla di vittorie che saranno presto dimenticate

Un mondo affollato di esseri, ognuno con la propria coscienza che si arricchisce vivendo.
Un pianeta meraviglioso, casa di diversità che sembrano senza fine fanno da scenario a un vivere difficoltoso, dove intelligenze vorrebbero poter dare risposta agli interrogativi sollevati dall'esistenza.
Moltitudini di scienziati ipotizzano teorie, senza chiedersi quali siano i princìpi normativi, perché fissi, rispetto al tutto in perenne movimento attorno al proprio asse.
E intanto lucidano il tostapane cromato che hanno messo sul piedistallo delle proprie incertezze.
Preti che non credono e fedeli che fingono di credere, si riuniscono nelle chiese a stringersi la mano, mentre lo sguardo sfuggente della loro coscienza vorrebbe raggiungere l'uscita e arrendersi al sole.
Un inferno vuoto che fa da contraltare a un Paradiso affollato è la nuova religione, che al cancello della sua entrata ha la boccia di vetro che contiene le verità da masticare, acquistabili da monete pesanti come i rimorsi.
Quanto potrà durare ancora la meraviglia di questo pianeta non è dato sapere, ma tutti sentono un fiato raggelante sul collo, che è respiro di una natura stanca, ma in agguato dietro alle nostre orecchie sorde, e pronta a coprire di radici nuove i nostri misfatti.
Altre umanità verranno dopo questa, e i vortici di altre distruzioni ruoteranno attorno ai princìpi fissi che sono norma per l'intero universo.
Altri cuori pulseranno, umani e animali, spingendo sangue che sarà ancora versato davanti alle urla di vittorie che saranno presto dimenticate.

mercoledì 8 aprile 2015

Come si dovrebbe essere secondo la stragrande maggioranza degli utenti facebook...

Prima di tutto bisogna accettarsi per ciò che si è, così da sentirsi liberi dai condizionamenti dati dal giudizio altrui e sentirsi liberi anche di far del male.
È proprio quel male che ci contraddistinguerebbe dagli altri rendendoci unici, interessanti e pure dotati di un'intelligenza che non si perde in chiacchiere nel dedicare tempo a capire cosa sia giusto e cosa ingiusto.

Poi sarebbe importante essere leggeri, evitando discorsi seri che potrebbero compromettere una pace dell'animo che sarebbe disturbata dal dover assumere gli impegni onerosi dati dalla coscienza di non essere proprio l'immagine della perfezione che, maledetta lei, rende tutti uguali alle auto giapponesi.

Quando qualche raro imbecille fa discorsi impegnativi per la nostra attenzione, che preferisce il bancone di una pasticceria, non ci si dovrà alzare al suo livello intellettivo, cosa peraltro impossibile da attuare, ma sarà indispensabile irridere sia i suoi scritti che i suoi commenti, limitandosi a farlo in poche parole, perché c'è sempre il pericolo che il saputello rincretinito si accorga che non potremmo aggiungere altro di diverso dalla frasetta spesa. È determinante, per non farsi coinvolgere in un confronto dialettico insostenibile, allearsi con altri intellettualmente disarmati, perché l'unione fa la forza, ed è con questo temibile trucco che i fascisti hanno vinto l'ultima guerra...

Per risaltare sulla massa troppo simile a noi i tatuaggi su facebook servono a poco, meglio sarebbe dare consigli che noi non seguiremmo nemmeno sotto la minaccia delle armi e, se proprio costretti, evitare di scrivere che si è vegani con infilati nei denti brandelli di porco abbrustolito dal barbecue che inquina l'aria.

Il segreto che rende interessanti le persone sta tutto nel saper mentire bene, a immagine di quello stronzo chiamato Dio il Quale, attraverso una natura che non ci rivela un cazzo ci prende per il culo, oltre al fatto che se mente lui alzando tutto questo polverone... non si vede perché non dovremmo farlo noi che siamo fatti a Sua immagine e somiglianza... :D

lunedì 6 aprile 2015

Rogne vitali

Non sono certo che capiti a tutti, ma io ho vissuto con il pensiero della morte costantemente a lato del mio zoppicare. Sono uno che molla facile, non ho aspirazioni diverse da quelle che farebbero inorridire un demone, e devo faticare per escludere il suicidio dal ventaglio delle scelte che l'esistere porta con sé. 
Appena le cose vanno sul tragico a me viene voglia di tagliarmi la gola, ma poi sarei costretto a farlo per strada perché non mi andrebbe di sporcare il tappeto turco, con quello che ho dovuto pagare per sdoganarlo in Italia... 
Sgozzarsi in strada, si converrà con me non sia il massimo della signorilità, così ho più volte sostituito il coltello con una corda, ma pure lì la classe scarseggia.
Il ponte del saltone è troppo frequentato e si rischia di sfracellarsi sopra qualcuno che si è buttato sotto poco prima.

Sta cazzo di vita ci dà rogne persino quando decidiamo di lasciarla in pace... :D