lunedì 27 aprile 2015

Le ragioni dell'immigrazione dei disperati d'Africa

Il mondo si avvicina sempre più a divenire una unità, ma questo avvicinarsi è anche causa di gelosie, rivalità e incomprensioni che dovranno essere contenute e mediate da una informazione che faccia chiarezza sulle diversità culturali, e soprattutto sulle identità dei princìpi che i diversi popoli hanno in comune. Questo dovrà essere l'impegno presente e futuro dell'Europa, ma oggi la priorità è quella di dover salvare vite e nessuno chiede, a chi sta affogando, quale sia il suo credo e quali siano le sue intenzioni future; si tende la mano e si salva la vita, anche perché è l'Occidente il primo responsabile delle sofferenze africane. Noi compriamo le loro materie prime, noi ci ingioielliamo con le loro pietre e, infine, sempre noi forniamo loro le armi e il sostegno politico alle dittature. Sono le nostre multinazionali, ENI compresa, ad affamare quei popoli e a inculcare loro l'odio e la golosità per il nostro vivere privo di sensibilità e dignità. La Monsanto compra aree enormi e la Cina sta facendo incetta di terre africane vendute dai dittatori insediati dagli industriali che governano il mondo. Se si vuole fermare questo esodo di popoli disperati occorrerà anche impegnarsi sul fronte politico di casa nostra, che è corrotto e venduto. L'Occidente è un demone che divora se stesso senza rendersene conto, e oggi è in una condizione che ricorda quella dei ricchi con la gotta che impedisce loro di muoversi. Guardate cosa ha fatto la Lega nord, che comprava diamanti africani per speculare sopra il sangue versato dai conflitti aperti proprio per quei diamanti... Queste politiche costringono i disperati a emigrare e la Lega a suggerire di affondare i loro barconi in mezzo al mare.

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