martedì 9 ottobre 2012

Sonni tranquilli


Erano dieci minuti che rifletteva su quella frase di Gesù che diceva essere facile amare gli amici, ma che dovere di tutti era di essere amorevoli con i propri nemici. La trovava di una grandiosità immensa, ma più adatta ad applicarsi a un Padreterno che nemici non poteva averne, che a un piccolo uomo com'era lui, che aveva avuto, come unica fortuna nella vita, quella di avere tra le mani il suo peggior nemico, appeso per le palle a un argano del suo box auto, che gli chiedeva fervidamente perdono per avergli massacrato il cane a calci. In fondo avrebbe anche potuto perdonarlo, pensò, perché l'avergli prima storpiato il gatto a bastonate non gli faceva avere più sonni tranquilli...

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