venerdì 11 settembre 2015

Cosa si oppone all'umorismo?

Me lo sono appena chiesto, provando imbarazzo nel non riuscire a darmi una risposta.
Procediamo per gradi per scoprirlo: 
cos'è l'umorismo?
Credo sia un modo particolare, a disposizione dell'intelligenza umana, di considerare la realtà quando il suo essere esagerata, in meglio o in peggio, la rende impossibilitata a essere rappresentativa della sacralità dell'esistenza.
L'uomo trova ridicola l'esistenza di chi si sopravvaluta, non quella di chi si sottovaluta.
Di chi vuol convincere di conoscere aspetti dell'esistenza non alla portata di comprensione dell'attuale stasi in cui l'essere umano si trova.
È umoristica l'ipocrisia che non si accorge di essere stata scoperta, è umoristica la menzogna che ha preso male le misure che l'allontanano dalla verità.
L'umorismo non è il buon umore, quest'ultimo è la disposizione emotiva che attira il pessimismo.
Poiché l'umorismo non appiattisce le intelligenze, e lo si vede dal fatto che una cosa è umoristica per alcuni mentre per altri è deprimente, è difficile dare una seria definizione dell'umorismo; sarebbe più adatta una che fosse umoristica, sul tipo: l'umorismo è l'unica cosa esistente che non è stata prevista da Dio, perché se lo hai previsto non ti fa più ridere e cessa di essere umorismo.
Cosa si oppone all'umorismo dunque?
Niente gli si oppone, perché i nazisti ritenevano umoristica la fila degli internati nei campi di concentramento. 
L’umorismo in realtà non è definibile, essendo diverso per ognuno, e quando se ne volessero definirne i contorni per dare una forma e un senso a una sua opposizione, ci si dovrebbe riferire alle qualità dell'umorismo di ognuno, divenendo questo stesso tentativo la rappresentazione dell’umorismo a causa della sua stessa impraticabilità.
Eppure ogni realtà deve avere un'altra realtà correlativa che le si oppone, disponendo quell'opposizione a trovare il proprio equilibrio nella complementarità su un livello di realtà più elevato, che si risolverà a propria volta nel principio dal quale l'opposizione si è formata allontanandosene, il che significa che tutta 'sta pappardella che ho scritto non è in grado di dare una risposta alla domanda iniziale. Mi sento costretto a dover riproporre la questione al mio intuito che, oggi, ha perso punti come una patente che fa inversione a U sull'autostrada dell'ombra :(


Se l'umorismo è la disposizione a considerare il lato dell'esistenza esposto al ridicolo, o a dar forma arbitraria a qualsiasi cosa che, nel suo essere totale deve avere in sé anche quel lato considerabile come ridicolo, allora l'opposizione all'umorismo sarà nel rifiuto di divertirsi di fronte alla sofferenza di tutto ciò che è manifestato attraverso l'affermazione dei propri limiti. Ecco la risposta alla domanda che inizialmente mi sono posto.

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