domenica 14 agosto 2016

Il Cielo non sembrò accorgersene

Ogni armonia deve vincere le proprie disarmonie, così un piccola cellula tumorale si sentiva a disagio in tutto quel concerto di buone intenzioni, suonato dalle altre cellule, per tenere in vita uno stronzo che odiava il mondo e l'amore.
La piccola cellula se ne era accorta e cercava di spezzare quell'equilibrio che lo sguardo di quell'essere diceva fosse ridicolo.
Dalla sua quell'uomo sapeva far ridere gli stupidi che facevano ridere, a loro volta, senza saperlo, e la sua fama divenne così forte da consentirgli di fondare un movimento politico sostenuto da stronzi convinti che la sopraffazione dei più deboli, ordita attraverso l'imbroglio... fosse una legge fascista universale. Essendo stupidi si associavano tra loro, nella convinzione che la forza non avesse bisogno dell'intelligenza, come se le quantità potesse fare a meno della qualità. Ridere degli altri sarebbe stata un'ottimo collante, la carta moschicida che compete con la merda fingendo di essere del luccicante cibo domestico.
La piccola cellula neoplastica sapeva di doversi organizzare in un movimento, allo stesso modo dello stronzo che voleva uccidere, ma lei non faceva ridere e col pianto sono in pochi a farsi fottere e quei pochi, in genere, si dedicano al credo religioso per ammazzare qualcuno, senza bisogno dell'impegno personale.
La piccola cellula decise così di affidarsi allo stesso Cielo che le consentiva di essere viva, e si moltiplicò entrando in lotta con la vita che moltiplicava gli stronzi.

Il risultato fu che nel mondo il cancro trovò la sua ragione d'essere attraverso le cattive inclinazioni di chi amava uccidere altri esseri affamandoli. Cinque stelle si spensero mischiandosi al buio della notte, ma il Cielo non sembrò accorgersene...

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