È singolare che la pigrizia di uno che scrive storie, invece che allungarne pigramente l'azione, lo disponga ad accorciarla. Si potrebbe dire che l'indolenza di chi scrive sia rapidissima nel concedergli di esprimere i propri limiti.
giovedì 4 aprile 2013
Una corsa contro il tempo
Quando i propri amici e coetanei cominciano a morire ci si accorge di essere parte di un'onda che ha lavato il passato preparando, nel suo doversi ritirare tornando al mare, un futuro tremolante nel quale è difficile credere possibile un miglioramento. Tutto ciò che si è riusciti a fare o a non fare diventa poca cosa di fronte a quello che resta da compiere, e in questo ci si rammarica pensando al tempo perduto e alla noia di cui si è stati vittime. La vita va avanti con un passo che è sempre più veloce, perché l'inizio di ogni corsa è lento, al contrario della sua rapida fine che non sempre esulta, nella stanchezza di essere giunti al traguardo sperato.
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