mercoledì 13 gennaio 2016

È per questo che scrivo solo storie brevi...

A me piace scrivere storiellette che siano brevi, perché quelle lunghe - qualcuna ho provato a scriverla - necessitano di elaborazione e quest'ultima rosicchia spazio alla spontaneità.
Da parte sua la spontaneità sottrae spazio all'intelligenza discorsiva la quale, a sua volta, lo ruba all'intuito che, essendo immediato, crea al di sopra del tempo che con lo spazio non ha necessariamente a che fare.
Poiché io mi affido alle intuizioni me ne frego dello spazio sottratto, così utilizzo la mia intelligenza esclusivamente per tradurre quello che l'intuito intellettuale mi consegna fiducioso, e traduco mortificando la qualità di quelle intuizioni com'è inevitabile che avvenga quando si traduce.
Ne deriva che l'intelligenza individuale è una specie di arcigna portinaia che fa passare solo chi conosce, e poiché in genere si intuiscono cose nuove...
È per questo che scrivo solo storie brevi... 

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