venerdì 24 giugno 2016

Realtà ancora più reali

Eccheccazzo! Sono stato sbattuto su questo pianeta senza che nessuno mi abbia chiesto cosa ne pensassi. Okkey, è bellissimo qui, ma non dappertutto. Sono stato piazzato a Quarto Oggiaro, la Scampia del nord, dove gli ammazzamenti lottano con le nuove nascite per ridefinire un primato che anche a Scampia ci invidiano.
Ma non è finità lì: la famiglia che mi ha generato trasmettendomi più difetti che pregi era composta da stronzi con l'aggravante che più invecchiano e meno li si può toccare.
In aggiunta mi è stato rifilato un carattere che diventa combattivo solo quando è certo della propria sconfitta.
In questo maleodorante scenario si capirà facile che io non mi senta in colpa di essermi avventato sulle droghe allucinogene, senza paura di poter precipitare in una angoscia paranoica dato che quella era la musica di sottofondo dello spettacolo dato dalla mia esistenza.
Come ho accennato sopra io divento coraggioso e temerario solo quando la sconfitta non ha alternative possibili, e questo mi ha concesso di affrontare incubi, che avrebbero riempito i calzoni di chiunque, senza dovermi preoccupare dell'odore che quel riempimento emanava.
Ho avuto una vita a dir poco avventurosa proprio in virtù del mio elevato grado di sopportazione verso le disgrazie, che si sono succedute come spettatori in fila davanti all'entrata di un cinematografo di periferia che proietta un solo film decente ogni dieci anni, ma non mi lamento perché i ricordi mi impediscono di annoiarmi.
Oggi, che vivo isolato coltivando gli orti che i barbari autoctoni mi danneggiano per divertirsi, sono finalmente quasi tranquillo e capace di ammirare il panorama senza chiedermi chi si nasconda dietro. Parlo con gli insetti, che solo apparentemente non trovano interessanti le mie dissertazioni sulla migliore posizione da tenere per succhiar via il polline dai miei fiori, e rispondo ai richiami degli uccelli anche quando non sono rivolti alla mia persona.

Si può dire che io sia felice, ed è un vero peccato che non sia la felicità il fine della mia esistenza, altrimenti l'avrei già raggiunto, anche se una realtà che sia possibile raggiungere apre la porta ad altre realtà che non ci si immagina possano essere ancora più reali.

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