domenica 29 aprile 2012

I miei primi sessanta anni


Fra tre giorni avrò sessanta anni di età, superando quella del mio nonno paterno morto alcolizzato a cinquantanove. Un successone.
È, questa, una prova evidente che la marijuana fa meno male dell'alcool e, forse, anche dei pasticcini che non la contengano.
Certo, io ho avuto il vantaggio di non aver fatto la guerra e di aver conosciuto il popolo germanico solo in campeggio, ma devo ricordare che un poco di guerra l'ho dovuta patire anch'io, sempre contro il fascismo e il razzismo, la mafia e le forze dell'ordine costituito da coloro che con la mafia sono sempre scesi a patti scellerati. È da questo che si è obbligati a usare il termine "scesi" ed è sconsigliabile dire "saliti a patti". Comunque sono ancora qui, vivo, a guardarmi addosso valutando un certo e rilevante degrado fisico che mi induce a non temere la morte. Tutto sommato, da ragazzo, non ho mai immaginato di poter superare i trenta anni, figurarsi il raddoppiarli. Ora non mi resta che lo sperare di non doverli pure triplicare...

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