mercoledì 5 settembre 2012

La prima volta che...


La dignità m'impedisce ti ricordare la prima volta in tutto quello che ho fatto, ma le cose a minor grado di gravità le posso raccontare:
1) prima scopata seria a diciotto anni di età, sedile cinquecento, lei anarchica liberata, io anarchico e basta. Scopiamo scomodi, ma infoiati. La volta successiva lei mi fa:— Oh, non fare come l'altra volta che l'hai infilato tra il mio culo e il sedile...—
2) Prima volta con la moto da cross nella mia prima sfida all'OK corral con una montagnetta due metri alta. Lei mi guarda con aria di sfida, io rispondo alla sua occhiataccia con aria di sfiga. Mai saltato prima, ma troppo orgoglioso per chiedere ad altri, prendo una rincorsa che mi pareva congrua a superare l'ostacolo librandomi tra gli angeli che inneggiavano al mio trionfo. Apro il gas moderatamente, ma poi l'eccitazione mi prende mano e manopola del gas in contemporanea e spicco il volo... Nello stesso momento tragicomico gli angeli stonano un arpeggio da oratorio e i miei muscoli si tendono ad abbracciare le ossa commossi di disperazione, ossa che si girano dall'altra parte per non assistere al dramma che si staglia a un orizzonte troppo in basso e la moto, piegata sul lato del cambio da far impallidire di gelosia gli stunt del cross americani, si distende come avesse avuto le ali in una parabola ellittica che se l'avesse raccontata Gesù oggi la Chiesa cattolica non esisterebbe. Precipito da quasi fermo da un'altezza di quattro metri e la leva del cambio, senza snodo, come usavano a quel tempo i progettisti assassini dell'Husqvarna, mi sfonda lo stivale e mi sbriciola quattro metatarsi. Uno si è salvato ma non si è più ripreso dallo shock.
Scusate, ma altre mie prime volte le racconterò in un altro momento ché devo andare a portare il letame dentro al recinto del campo che coltivo. È per il prossimo anno e deve maturare, almeno lui...

Nessun commento:

Posta un commento