sabato 1 settembre 2012

Un morire incessante


Circa ogni sette anni tutte le nostre cellule sono sostituite da altre nuove, le quali si appiccicano attorno al misterioso nucleo centrale della nostra identità individuale. Per questo si deve dire che la morte non arriva una sola volta, ma è un processo continuo di rinnovamento. Non tutte le cellule, però, subiscono la morte a contratto, quelle del cervello resistono imperterrite, per conservare in sé un sapere che non vale il loro sforzo di rimanere vive...
Mentre scrivevo questa inezia ottocento milioni di mie amate cellule mi hanno lasciato quasi solo, ed erano tutte indispensabili a svolgere funzioni che ignoro. Mi resta solo da sperare di non avere sorprese oggi, allo Stadio, a vedere la partita... già non mi ricordo più giocata da chi, contro chi...

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