sabato 1 dicembre 2012

Qualcosa di speciale


Lui aveva qualcosa in più o in meno di chi gli stava accanto, qualcosa la cui natura gli sfuggiva. Non che lui desse peso a quella sconosciuta diversità, in fondo il vento lo accarezzava allo stesso modo nel quale diceva di essere a tutti vicino, il sole lo nutriva di luce e l'unica differenza visibile era data dalla forma dell'ombra che si allargava, sotto di lui, nei momenti di calda felicità. Nessuno avrebbe potuto dire della sua difformità, in mezzo a quella moltitudine di esseri tutti concordi tra loro nell'inchinarsi al misterioso volere del Cielo. Nessuno che fosse un trifoglio, e non la delicata mano che lo strappò alla vita per schiacciarlo tra le pagine vuote di un inutile libro, nella speranza che l'anelata fortuna sia celata dentro alla diversità, nel mezzo di un universo dove solo il nulla è identico a dell'altro nulla.

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