lunedì 17 dicembre 2012

Sulle ideologie


L'ideologia comunista è appoggiata alla convinzione che sia la massa dei popoli a dover comandare su se stessa, ma non potendolo fare a causa degli impicci che seguirebbero alla divisione di un potere la cui parcellizzazione equivarrebbe a un annullamento... ci si affida alla speranza che i rappresentanti della massa siano così onesti da non dimenticare il bene dei componenti la massa di persone che li ha votati.
L'ideologia liberale, al contrario di quella comunista, non si fa illusioni e punta subito al sodo che, per i liberali, è l'equivalente di una supposta legge naturale che vede il forte schiacciare il debole, in modo da potergli poi concedere la carità per sentirsi magnanimi. L'ideologia fascista si basa sull'idea che l'unione fa la forza, e non le importano i modi per realizzare quell'unione, come neppure quali saranno le modalità attraverso cui la forza così ottenuta sarà dispiegata; d'altronde per i fascisti è il petto in fuori che conta, perché è lì, sopra il cuore, che stanno aggrappate le onorificenze. Per i cristiani che fanno politica l'ideologia non è necessario avercela, perché sarebbe un freno all'elasticità di vedute che occorre avere per poter cambiare bandiera alla bisogna, dando alla parola "sacrificio" il suo nobile senso solo quando si riferisce al sacrificare il prossimo tuo. Gli anarchici amano la libertà, a patto che sia attuata prima di avere le qualificazioni adatte alla sua conquista. Per gli anarchici la libertà è un diritto prima di essere un dovere, e quando è un dovere si trasforma nella legge che all'anarchico non piace.

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