sabato 9 febbraio 2013

L'attenzione


L'attenzione di ognuno di noi da cosa è attirata? Perché alcuni trovano interessanti cose che per altri sono solo delle sciocchezze prive di senso? Nemmeno le stelle esprimono per tutti lo stesso fascino e alcuni non alzano lo sguardo al cielo che per bestemmiarlo. Ricordo che a quattro anni mi chiesi, guardando il cielo al buio di una sera inoltrata, che mistero si nascondesse in mezzo a quel brillare, e la stessa mia curiosità poneva delle domande piuttosto ridicole a pensarci ora, tipo il perché una sedia fosse fatta con le quattro gambe e non in un'altra forma. Non ero di certo un bimbo particolarmente intelligente, e quella relativa mediocrità mi ha accompagnato a calci nel culo fino a oggi. Eppure intuisco che non occorre essere dei geni per aver voglia di spingere la propria logica fino alle estreme conseguenze di assunti dai quali ogni analisi procede, nella ricerca della sua sintesi. L'intelligenza di ognuno ha sfumature diverse per ognuno, come diverse sono le possibilità di addentrarsi in profondità nelle ragioni che muovono il mistero dell'esistenza, ma non occorre essere intellettualmente particolarmente dotati, al massimo grado possibile per un umano, per essere onesti nel riconoscere contraddizioni irrisolvibili che dicono al pensiero di essere entrato in un vicolo cieco. La verità non può essere contraddittoria nemmeno quando è relativa, perché se la verità sulla propria onestà fosse contraddittoria, si sarebbe dei ladri.

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