venerdì 15 marzo 2013

Confronti inappropriati


Guardo la terra e mi dico che il mio organismo è più perfetto di lei, si rinnova come lei, ma vive, diversamente da lei, per poco tempo e i suoi fiori glieli strappa via. Guardo una tartaruga e vedo che è lenta, impaurita e con un brutto muso, poi mi dico che io sono più veloce, coraggioso e carino, ma anche lei vive tre volte il tempo che spetta a me. Per consolarmi devo osservare una farfalla, che vola mentre io arranco e ha colori che il mio pallore pare essere causato dalla vergogna, ma io vivo più a lungo di lei. Io penso con parole che riducono la mia ispirazione degradando un panorama che non capisco, le bestie pensano confrontando i panorami per ciò che essi sono. Non so trarre conclusioni dal mio osservare facendo confronti, ma certamente non potrei non notare che per l'uomo non è conveniente paragonarsi al resto della natura alla quale appartiene, e della quale crede di essere il giglio bianco che le orna i capelli quando, con molta probabilità, è il pidocchio che quei capelli infesta.

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