venerdì 18 maggio 2012

La disgrazia della Verità...




Quando a qualcuno, disgraziatamente e per la sconosciuta volontà dell'Assoluto mistero, è stato tolto il velo che protegge attraverso l'oscurità, questo qualcuno vede che sotto a quel velo c'è la Verità, e oltre al resto c'è anche quella dentro di sé che lo riguarda. Per questo ho dovuto scrivere "disgraziatamente". Questa cosa della "svelatura" la si potrebbe anche chiamare rivelazione o, secondo un modo di dire più pomposo, prima illuminazione, risveglio, iniziazione, ma in tutti questi termini la fregatura resta la stessa: ci si ritrova a dover fare i conti con la propria ombra che ti guarda ormai scoperta. Vedere il Vero è cosa riservata ai pochi in grado di non impazzire guardandosi negli occhi, e anche guardando negli occhi altrui. Il Vedere ha inizio con l'assoluta consapevolezza dei princìpi universali che ordinano l'esistente, ma non si limita all'intelligenza che si trova di fronte alla possibilità di superare le limitazioni imposte dalla cieca individualità. È un vedere costretto dalla propria nuova intelligenza, diventata universale, a guardare le vere intenzioni che motivano le persone. La Verità non è per tutti, e colui che la può vedere se ne accorge in fretta, e non è comunicabile, perché appena si tenta di descriverne il processo intellettuale attraverso cui essa si mostra... non è più la stessa vera Verità, quella che si tenta di mostrare ad altri. Nulla sa difendersi dagli sguardi privi di intelligenza universale quanto riesce a fare la Verità...

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