sabato 5 maggio 2012

Lo scrittore e i suoi scritti


Una delle cose che più colpisce degli aficionados di facebook è la "multilingualizzazione". Non ce n'è uno che non parli come minimo tre lingue. È probabile che tutti si riferiscano ai modi operativi lateralmente associabili all'organo che ha fatto del cattivo gusto il dominio sul quale regnare incontrastato. La cosa ha coinvolto persino la mia persona, al punto che ho ammesso di conoscere lo spagnolo quando, in effetti, di quella lingua ho esclusivamente la padronanza dei termini riferiti alla droga e alla reclusione in isolamento. Trovo che, tolto l'inferno, non ci sia un luogo più adatto di facebook per mentire spudoratamente. È il paradiso degli scrittori arroccati nella convinzione che tra lo scrivere e lo scritto non sia possibile stabilire collegamenti di alcun genere. Per costoro lo scrittore è la causa dello scrivere e, come è per tutte le cause... non è coinvolto dagli effetti che genera e questi non possono sfiorare la sua persona, perché il fuoco non può bruciare il calore dal quale è generato. A questo punto il quesito che si pone, senza neppure il bisogno di essere evocato, sarebbe: la causa dei suoi scritti è lo scrittore o, inversamente, sono questi scritti a determinare chi sia lo scrittore?

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