lunedì 29 ottobre 2012

La sindrome della risposta tardiva


Dopo estenuanti ma guardinghe riflessioni ho elaborato una frase in grado di attenuare i brutali inconvenienti dati dalla patologia della risposta ritardata (nel senso sia temporale che intellettivo), quella che esplode quando il maleducato si è tolto dai cogl… quando l’orizzonte è tornato a risplendere di luce propria. Ho dovuto escluderne alcune: “À frocio!” perché discriminante di una maggioranza orgogliosa; “Quella vacca di tua sorella” perché allude serpeggiando senza disporre di prove acclamate; “Chitt’ha muorti” perché i suoi cari disgraziatamente possono essere ancora tutti vivi; “Vatte’ ammurì ammazzato” perché sono per il ritorno a casa dei soldati di ventura; “Fucking bastard” mi suonava come il doloroso ricordo che le razze meticce sono tutte più belle, sane e longeve della nostra italico-ariana e, in più, si scopano pure le nostre donne. Alla fine, e non senza soffrire, ho trovato la risposta pronta da memorizzare come si fa con l’unica password che si usa per tutt’e cose: “Miscusinonhofattoapposta”, che mi pare l’unica non in grado di stravolgere la personalità di chi, all’offesa esplicita e diretta, pospone le maledizioni ponderate che lavorano in background.

5 commenti:

  1. Una argomento a caso per il post odierno...
    Forse è molto più semplice sentirsi intelligenti attraverso dei commenti brillanti che avere un' idea originale
    http://www.zerocalcare.it/2012/10/29/la-risposta-pronta/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai senz'altro ragione, ma è un vero peccato che tu mantenga l'anonimato pur avendo ragione. Chissà che succede quando hai torto... :D Comunque non trovo nulla di male a pubblicare la replica di miei commenti in mezzo a una miriade di cose mie e originali. Di fatto le cose importanti che scrivo, quando le scrivo, hanno tutto in mente fuorché la necessità di essere originali e il perché lo voglio ripetere: quando si esprimono idee o invenzioni proprie si è sempre distanti dalla verità universale la quale, per essere esposta, non deve essere una proprietà individuale perché la Verità precede sempre chi l'ha vista, scritta o detta.

      Elimina
  2. Di sentirmi intelligente non m'importa, l'intelligenza la si perde subito appena la si sottolinea, in qualsiasi modo lo si faccia, anche a se stessi...

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In tutti i casi, poi, un'idea non coincide mai con la verità, e quando vi si sovrappone perfettamente cessa di essere una proprietà individuale per diventare una verità di tutti quanto di nessuno.

      Elimina