giovedì 31 ottobre 2013

Elasticità innovativa della lingua


C'è stato un tempo nel quale le puttane erano chiamate meretrici, dal latino "merere", che significa guadagnare. Col tempo che passa molte definizioni si aggiornano e il guadagnare, anche se non perse di significato, passò in secondo piano rispetto alla perdita di dignità conseguente, così si preferì sostituire meretrice con puttana, direttamente derivata dall'antico "putain", un francesismo la cui delicatezza non sembrava essere offensiva. In seguito, non contenti, fu deciso di utilizzare "prostituta", mutuato dal latino, participio passato, femminile, di prostituĕre, che indicherebbe l'esercizio della prostituzione che, in poche altre parole, riguarda l'affitto del proprio corpo. Nei tempi moderni, consacrati all'autodistruzione planetaria, tutte le parole si danno un gran daffare per acquistare l'ultima dignità, ancora disponibile e a buon mercato; la conseguenza è stata che le puttane si sono trasformate in escort, termine preso dagli inglesi che si riferisce alle accompagnatrici d'alto bordo che occasionalmente, ogni volta che se ne presenta appunto l'occasione, si fanno saltare addosso, anche in modo non propriamente raffinato, dai loro accompagnati. Oggi, però, con l'avvento del Web, le cose si sono complicate un tantino ed evolute a tal punto... che le escort annoverano, tra le loro corpose file, anche i Web writers i quali puntano sull'empatia, instaurata coi loro lettori attraverso il dono interessato della propria anima, almeno quelli che ce l'hanno...

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