sabato 26 ottobre 2013

L'orgoglio di essere insegnanti


L'ultimo sentimento che un insegnante dovrebbe provare è quello del sentirsi orgoglioso della propria condizione professionale, e questo per una importante ragione che illustrerò. Chi insegna adempie a un servizio sociale e umano che ha per scopo, attraverso l'esempio sostenuto dal proprio comportamento, la crescita delle coscienze attraverso la conoscenza del mondo e delle leggi che lo governano, siano esse di un ordine naturale oppure sociale, queste ultime convenzionali perché umane. L'orgoglio professionale, come qualsiasi altro genere di orgoglio, è un sentimento rivolto verso la propria persona, ma chi insegna essenzialmente svolge una professione che si occupa di aiutare gli altri, educandoli al riconoscimento dei valori pregiati dei quali l'esistenza è portatrice, e come potrebbe nutrire orgoglio personale chi conosce le gravi limitazioni implicite all'essere orgogliosi, anche quando lo si è per il bene fatto? L'orgoglio è un sentimento contrapposto all'umiltà che chi insegna dovrebbe coltivare, perché non si insegnano i valori della pace attraverso l'orgoglio che determina le divisioni e le guerre. Si è orgogliosi di appartenere a una classe sociale, a un credo religioso, a una nazione, a una regione, a un paese, a una via, alla marca di un paio di scarpe, mai si è orgogliosi di amare tutti. L'esempio più importante è dato dai santi, e chi insegna ha il dovere di ricordarselo.

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