mercoledì 6 maggio 2015

Chi è il fascista?

È uno che non concede agli altri ciò che vuole per sé, ritiene giusto invadere le terre altrui e schiavizzare, uccidere e violentare, ma se gli insulti la mamma si mette a piangere. Si lamenta che i popoli invasi si ribellino tentando di cacciare via gli invasori, ma poi caccia via le persone che vengono nella nazione che ritiene sua a lavorare. Non paga tasse, ruba calunnia e mente ed educa i propri figli a fare altrettanto. Frigna di continuo per i soprusi altrui perché non vuole competitori. Usa nomi falsi, ride dietro a chiunque non sia malvagio come è lui chiamandolo "buonista", è disposto a fare stragi di innocenti mettendo bombe alle stazioni, nelle banche, in mezzo alle persone che manifestano; si veste di nero e si infiltra nelle manifestazioni di protesta per incendiare città e picchiare a morte persone. Allo stadio accoltella i tifosi avversari, uccide i poliziotti, ma quando il fascista è un poliziotto ammazza a manganellate ragazzini minorenni o adulti che poi calunnia per farsi bello. Tortura ragazzi innocenti e se ne vanta sperando di poterlo fare ancora. Però difende sua mamma. Le donne fasciste sono anche peggio degli uomini, si tingono di biondo per assomigliare alle donne teutoniche e sputano veleno mentre si prostituiscono leccando il loro padrone. I fascisti adorano il concetto che più si è e più si ha ragione, e si legano tra loro nel fascio che sostiene l'ascia che taglia le teste di chi fascista non è. Tradiscono chiunque nell'ipocrisia più totale, picchiano i figli e le mogli e negano assistenza ai vecchi della loro famiglia, ma la cosa che fanno più volentieri è quella d'insegnare agli altri cos'è un superuomo. Gettano dagli aerei militari i dissidenti politici dopo aver adottato i loro figli che da adulti scopriranno di avere, come genitori, gli assassini della loro vera famiglia. Sono demoni asserviti al male, perché credono che il bene sia soltanto ipocrisia, la stessa che quando appartiene a loro chiamano orgoglio nazionale. Il fascista è convinto di essere superiore per la sua appartenenza alla razza migliore del pianeta, e ritiene che appartenere alla propria nazione sia un atto volontario che dà onore, giura anche che appartenere alle altre nazioni sia un atto volontario che dà disonore. Per il fascista, di conseguenza, è giusto e onorevole invadere e sottomettere gli altri popoli inferiori e assassinare derubandoli gli appartenenti alle razze considerate inferiori perché diverse dalla propria.

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