martedì 17 dicembre 2013

667°

Dall'inizio di quest'anno a oggi, su uno dei miei blog, quello dedicato ai microracconti, ho scritto 666 volte, il numero del diavolo. Questo scritto sarà il 667° e al diavolo è dedicato...

Il male è assenza di bene, mentre il bene è ciò che riempie quell'assenza. Il bene è propositivo nel suo essere un dono, mentre il male è distruttivo perché sottrae al bene. Però quando è il male a essere distrutto quella distruzione è benefica, e quando è il male a donare, quel regalo è malefico. Bene e male si disegnano a vicenda, usando entrambi matita e gomma. Nessuno dei due è immune all'influenza dell'altro, ma quando è il bene a vincere esso si rafforza acquistando consapevolezza. Il male non può vincere mai, ha solo la capacità di rimandare la vittoria del bene, perché è l'espirare del bene a originare mondi che sono note dell'armonia che consente all'universo di essere, ed è lo stesso bene a inspirare l'universo, nel ciclico respirare del Mistero. Il male è soltanto il burattino che vuole tagliare i fili attraverso i quali è tenuto in piedi dalla libertà condizionata di essere, ma appena si impossessa della lama per reciderli... desiste dal farlo, perché capisce che tagliandoli non sarà più libero di far del male agli altri. È questa la ragione per la quale il male abbandona i propri complici proprio nel momento in cui loro credono di essere vicini al trionfo.

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