martedì 3 dicembre 2013

Confronti tanto ingiustificati quanto convenienti

La grossezza di un organo è commisurata a quella dell'organismo al quale esso appartiene, e non determina il grado della sua intelligenza, ma in una certa misura quantifica quello della sua forza. Dico "in una certa misura" perché se una formica fosse grande quanto un essere umano una sua chela avrebbe una forza analoga a quella di una decina di braccia. Se ci si spostasse un po' più in alto, nella gerarchia della costituzione del corpo, le cose da dire subirebbero una moltiplicazione imbarazzante non appena si coinvolgesse l'organo chiamato cervello, perché è di un'esagerata evidenza, per chi ne fosse dotato, che quello di un insetto non ha niente da invidiare a quello umano. L'uomo lo sa e, per consolarsene, si getta a corpo morto nel formulare paragoni tra qualità umane e l'assenza di queste ultime negli animali. La scarsa intelligenza dell'uomo non gli consente di sapere che se si confronta una pera con una mela ci si pone sul piano esclusivo del "mi piace" e del "non mi piace", ma non su quello delle qualità che i due frutti non hanno in comune. Nonostante queste inezie che l'essere umano definisce "sofismi", all'uomo quei confronti paiono sufficienti a sancire la sua superiorità intellettuale sul mondo animale, e addirittura su quello vegetale. Che gli frega all'uomo di non saper tessere una tela appiccicosa senza rimanerci invischiato? Lui mica si confronta sulle cose che non sa fare...
Qualsiasi insetto capisce, in pochi secondi, se l'uomo che sta considerando la sua presenza può costituire un pericolo, oppure no, per la propria incolumità, mentre se si mette un umano nella giungla questi, nella quasi totalità dei casi, prima se la fa sotto dalla paura e subito dopo annega nel tentativo di lavar via i segni del disonore.
Ecco un'altra prerogativa che è esclusivamente umana: l'onore. 
Gli insetti hanno un esilissimo concetto dell'onore, che ricorda quello che ha l'uomo solo quando essi chiudono i loro molteplici occhietti... un attimo prima di essere schiacciati.
Queste cose le so perché io comunico spesso con gli esseri non umani che mi svolazzano attorno, e anche con altri privi di ali che hanno imparato a tollerare la mia presenza. Un giorno devo avere esagerato perché una mosca mi ha seguito, dal campo che coltivo fino a quasi dentro casa, ma mia moglie si dice convinta sia dovuto al fatto che non mi lavo spesso. Un vero peccato non averlo potuto chiedere alla mosca...

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