lunedì 13 maggio 2013

Il "cuore" per gli antichi saggi


"Non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi."
A. de Saint-Exupéry

Il cuore, per gli antichi, non è simbolo del sentimentalismo, ma lo è della centralità nella quale intelletto emozione e volontà trovano accordo e sintesi. Non so cosa intendesse Saint-Exupéry, che ha ragione sul fatto che l'essenziale è invisibile agli occhi, ma solo a quelli di chi non è stato risvegliato dall'Assoluto. L'occhio interiore è quello che, quando è stato aperto dal risveglio, vede la realtà e la verità che la sottende per quello che è, senza interpretare, e la vede col cuore che ha il sostegno dell'intelligenza. Un cuore che decidesse senza intelligenza potrebbe essere razzista così come potrebbe esserlo un'intelligenza che non conosce l'amore. Quando si ama senza intelligenza, che significa senza condividere valori, si è solo ammaliati dal fascino esercitato dall'altro e non si ama veramente, per questo durerà poco come paglia che brucia il proprio bisogno di calore.

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