domenica 13 gennaio 2013

Cosa penso di Beppe Grillo


La questione deve sempre riferirsi ai princìpi dai quali escono conseguenze che sono buone o cattive in dipendenza della qualità di questi stessi princìpi, e non alle fittizie posizioni di destra o di sinistra che troppo spesso sono il frutto di scelte estetiche perché, se vai sotto alle urla a guardare, i militanti e i simpatizzanti di destra e di sinistra si comportano in modi che sono indifferenti alle postazioni delle loro trincee politiche. Grillo non ha princìpi, ha solo idee su come affrontare le questioni, e il metodo è quello dell'opportunismo. Ben inteso opportunismo nel senso di saper cogliere le opportunità che, in sé, non rappresenta necessariamente un'idiozia o una cattiveria. Anche qui, per essere certi che non sia una idiozia o una cattiveria occorrerebbe avere dei princìpi che siano il più universali possibile, e non si prestino al conseguimento di vantaggi personalistici. Essere indifferenti, come lo è Grillo insieme a chi gli crede, ai valori che una persona o un movimento persegue... significa non avere princìpi, e non averceli significa essere disposti a cambiare faccia e cuore secondo il variare delle circostanze, ma non mi illudo che siano in molti a capirlo prima di trovarsi sul palco della tragedia a piangere, con il cappio della disperazione al collo e una voce che sussurra all'orecchio:— Te l'avevo detto di controllare quale fosse la qualità dei princìpi!—

Nessun commento:

Posta un commento