mercoledì 30 gennaio 2013

Tutti gli altri cieli del mondo


Il fatto è che la dimensione relativa della realtà caratterizzata da limiti, è il mezzo di attuazione della perfezione possibile in questo stato dell'essere. Perfezione che è attuata al centro di questo stato e che, una volta stabile, conduce ai piani più elevati, perché sovra individuali, che si trovano metaforicamente più in alto e sono raggiungibili attraverso l'elevazione sull'asse verticale che attraversa il centro del piano orizzontale considerato, del quale sono state risolte tutte le problematiche. Chi interpreta l'inter divoramento operante su un solo piano della realtà, quello sul quale stiamo ne costituisce l'esempio, dà alle leggi di questo piano valore universale, e commette l'errore di credere che a queste supposte leggi si debba uniformare ogni intenzione che l'uomo ha. È da questo concepire il mondo che nasce il fascismo, mentre il comunismo vorrebbe porre un freno a questo "naturale" doversi schiacciare vicendevole, e lo fa addirittura capovolgendo i valori, questa volta davvero gerarchici e naturali, che danno alla qualità predominio sull'aspetto quantitativo della realtà. Così abbiamo da una parte i fascisti che considerano la predazione, esercitata dal forte sul debole, come fatto necessario e auspicabile e, per questo, si organizza in fasci che conferiscono forza al gruppo, e dall'altro lato abbiamo i comunisti che si organizzano per contrastare la forza fascista opponendole un'altra forza, originata dal basso, dalla massa che lavora, con idee meno dispotiche e crudeli di quelle che vorrebbero contrastare, ma che con la complicità dell'ipocrisia finiscono per essere crogiolo di altre ingiustizie, attuate attraverso divisioni di natura burocratica, che non sono troppo diverse da quelle che si voleva combattere. In mezzo dovrebbero stare quelli con una interpretazione spirituale dell'esistenza, invece ci stanno i furbi che la pensano secondo le proprie convenienze materiali, in modo da non essere preda dei fascisti né vittime dei comunisti, ma solo padroni di tutti gli schiavi che chiamano "fedeli obbedienti alla volontà del Cielo", che poi sarebbe quella del loro cielo personale, quello che esclude le verità di tutti gli altri cieli del mondo.

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